Basilica di San Silvestro

Scheda Storica - Trieste

La Basilica di San Silvestro, situata a Trieste, rappresenta una delle testimonianze più antiche del patrimonio religioso della città, con origini che risalgono probabilmente al periodo compreso tra il 1149 e il 1187, quando fu fatta erigere dal vescovo Bernardo II di Trieste.

Contesto storico e periodo asburgico
Durante il periodo asburgico, la chiesa fu soggetta a numerose trasformazioni e passaggi di proprietà. Originariamente una chiesa cattolica romanica, nel 1784, per ordine dell'imperatore Giuseppe II d'Asburgo, fu chiusa al culto cattolico insieme ad altre chiese triestine e messa all'asta. Nel 1785 venne acquistata dalla Comunità Evangelica Elvetica, composta prevalentemente da immigrati svizzeri provenienti dal cantone dei Grigioni grazie alle patenti di tolleranza dell’imperatore. Da allora fu intitolata al Cristo Salvatore, segnando il passaggio dal cattolicesimo alla tradizione riformata ed evangelica nella nuova funzione comunitaria della chiesa.

Architettura e trasformazioniLa Chiesa di San Silvestro è caratterizzata da uno stile romanico sobrio ed elegante. La facciata principale presenta un grande rosone, tipico dell'architettura romanica, affiancato da un portico sobrio. Il campanile sovrastante, secondo alcune interpretazioni, nasce dall'adattamento di una torre di difesa romana, inglobata nelle mura antiche di Trieste e rimaneggiata più volte nel tempo, ultime ricostruzioni risalenti al XX secolo che hanno rimosso aggiunte barocche per ripristinare l'aspetto originale romanico.Il campanile ospita oggi una campana datata 1785, mentre una precedente del XIX secolo andò perduta durante la seconda guerra mondiale.Nei vani sotterranei e nelle aree adiacenti, la chiesa ha conservato testimonianze di sepolture di prelati e notabili cittadini, elemento che sottolinea il ruolo centrale della chiesa nella comunità storica triestina.

Periodo del primo dopoguerra e evoluzioni successive
Nel corso del XX secolo, in particolare durante gli anni Venti, la chiesa subì il consolidamento e il restauro che rafforzarono l’aspetto romanico originario, eliminando sovrastrutture barocche aggiunte nei secoli precedenti.Nel 1927 avvenne la fusione tra la Comunità Elvetica e quella Valdese di Trieste, consolidando la funzione della basilica come luogo di culto protestante. Tale evento si inserisce in un contesto di mutamenti socio-religiosi significativi a Trieste nel primo dopoguerra, quando la città si trovava sotto il dominio italiano dopo la dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico.

Curiosità e significato culturale
La Chiesa di San Silvestro è stata per lungo tempo considerata la più antica chiesa di Trieste, anche se studi successivi del XX secolo hanno rivalutato questa primogenitura rispetto ad altre strutture come la Basilica della Madonna del Mare e la basilica paleocristiana di San Giusto.
Una lapide sulla facciata ricorda la storia della sua messa all’asta nel 1785, mentre il campanile e la struttura portano elementi architettonici riconducibili ad epoche molto più antiche, probabilmente fin dal IX secolo.

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